ART. LUGLIO
Assicurazione Auto
Riparazione auto e IVA
Un cliente persona fisica (consumatore privato) ha portato l’autovettura dal proprio carrozziere (non convenzionato con la compagnia assicurativa presso la quale ha sottoscritto le CVT) in quanto il veicolo è stato colpito da evento atmosferico, nella fattispecie grandine. Il perito applica lo scoperto sull’ammontare del danno comprensivo di IVA. In tal modo aumenta l’importo dello scoperto (10%) che resta a carico dell’assicurato? E’ corretto tale comportamento oppure lo scoperto va applicato sull’imponibile senza IVA? Se invece il veicolo fosse intestato ad una ditta individuale oppure ad una società con diritto di detrarre l’IVA?
L’ESPERTORISPONDE
L’IVA è un’imposta che l’utente finale è tenuto a pagare per la merce acquistata o per il servizio reso; in forza di ciò la Corte di Cassazione ha più volte precisato che, in caso di danno ed in particolare di sinistro RCA, il responsabile civile (e per esso l’assicurazione) debba farsi carico anche del pagamento dell’IVA pagata dal danneggiato, a meno questi non rientri tra i soggetti in condizione di recuperare tale imposta, compensandola con quella a debito. In tali termini la Cassazione ha ribadito questo concetto con varie sentenze, tra le quali quella n. 27139 del 27 Agosto 2019, la n. 9348 del 4 Aprile 2019 e numerose altre.
Alla luce di quanto sopra l’eventuale scoperto va applicato sul danno risarcibile, comprensivo di IVA – qualora l’assicurato risulti non poter scaricare tale onere – o al netto di IVA (che così resta a totale carico dell’ assicurato) qualora questi risulti essere assoggettato al pagamento di tale imposta e quindi in grado di poterla in qualche modo recuperare (per intero e senza applicazione di alcun degrado).
Art. del 20 Giugno Rivista Assinews